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                                                                Per medicinale veterinario si intende:


• Ogni sostanza o associazione di sostanze presentata come avente proprietà curative e profilattiche delle malattie animali;
• Ogni sostanza o associazione di sostanze usata o somministrata all’animale allo scopo di ripristinare, correggere o modificare funzioni fisiologiche mediante un’azione farmacologica, immunologica o metabolica, oppure di stabilire una diagnosi clinica.
La normativa sui medicinali veterinari è stata completamente rivista dal Decreto Legislativo 6 aprile 2006, n. 193 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 121 del 26 maggio 2006 - Supplemento Ordinario n.127.
La vendita al dettaglio di medicinali veterinari è riservata al farmacista in farmacia, dietro presentazione di ricetta medica, se obbligatoria. È prevista una deroga, in base all’art. 70 del D.Lgs 193/06, a favore dei titolari di autorizzazioni al commercio all’ingrosso e dei fabbricanti di premiscele, purché la vendita avvenga sotto la responsabilità di un farmacista abilitato e su presentazione di ricetta medico-veterinaria, se richiesta.

                                               Quali sono le differenze fra i farmaci umani e i farmaci ad uso veterinario?

Oggi andiamo a parlare di un argomento alquanto delicato che mette a dura prova sia il portafoglio del proprietario che il suo rapporto con il veterinario. Se avete pet da compagnia vi sarà di sicuro capitato di dover spendere anche 50 euro per una ricetta contenente solamente un paio di farmaci ad uso veterinario.Quando il vostro veterinario vi prescrive un farmaco per uso animale, molto più caro del corrispettivo per uso umano, non pensiate che lo fa per cattiveria. Detto questo, allora perché continuiamo a prescrivere i farmaci ad uso veterinario, decisamente più cari rispetto ai corrispettivi umani? Semplice, è la legge che ce lo impone. Ebbene sì, la legge prevede tassativamente che qualora sia presente sul mercato farmaceutico un farmaco ad uso veterinario, il medico sia costretto a prescriverlo. Quindi di fatto i veterinari non sono liberi di prescrivere il farmaco ad uso umano se esiste il corrispettivo veterinario: le ricette di farmaci umani potrebbero essere contestate durante i controlli di legge e procurare grane a non finire. E poco importa che uno lo farebbe per evitare che il cane non venga curato perché il proprietario non ha i soldi per comprare il farmaco ad uso veterinario: questo dettaglio a quanto pare non interessa a nessuno.

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